CANDY: SINDACATI, INVESTE IN CINA E LICENZIA IN ITALIA
COSTI DELOCALIZZAZIONE SCARICATI SU COLLETTIVITA'
(ANSA) - MILANO, 9 APR - Candy investe in Cina e licenzia in
Italia. E' quanto denunciano i sindacati dopo la conferma
dell'azienda di voler licenziare 266 persone negli impianti di
Santa Maria Hoe' (Lecco) e Brugherio (Monza Brianza), gli unici
due stabilimenti italiani del gruppo. ''Come candydamente
ammesso dal presidente Fumagalli - si legge in una nota
sottoscritta dal Coordinamento sindacale di Fim-Cisl, Fiom-Cgil
ed Rsu - ben 400.000 lavatrici commercializzate nell'Europa
occidentale (di cui una parte anche in Italia) sono prodotte
nella Repubblica Popolare Cinese, dove solo qualche settimana or
sono si inaugurava il nuovo stabilimento''.
Con la sua decisione, il gruppo che fa capo alla famiglia di
Peppino Fumagalli, presidente onorario, ''scarica le conseguenze
di questa operazione esclusivamente sugli ammortizzatori
sociali, ovvero sui costi della collettivita'''.
Il piano per l'Italia prevede la chiusura dello stabilimento
Bessel di Santa Maria Hoe', ed il ridimensionamento di quello di
Brugherio, riducendone la capacita' produttiva a 450.000
lavatrici, a partire dal 2014, per almeno 3-4 anni.
Secondo il sindacato, che aveva siglato un accordo per
salvare lo stabilimento Bessel nel luglio 2011, il nuovo piano
dell'azienda e' ''sciagurato, inaccettabile, impercorribile,
incoerente con l'intesa del 27 luglio 2011, irresponsabile nei
confronti del paziente lavoro di gestione posto in essere in
tutto questo tempo dalle Rsu, dalle organizzazioni sindacali,
nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori di Bessel e di
Candy'', che presidieranno la fabbrica di Brugherio giovedi'
prossimo. (ANSA).
VE
09-APR-13 18:22 NNNN
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