MAFIA: PROCESSO BORSELLINO, IN AULA VIDEO DI CC CON BORSA GIUDICE
=
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - Le immagini girate subito dopo
la strage di via D'Amelio e in cui appare l'allora capitano dei
carabinieri Giovanni Arcangioli prendere la borsa del giudice
Paolo Borsellino e allontanarsi in direzione di via Autonomia
Siciliana sono stati esaminati oggi nell'udienza del processo
"Borsellino quater" in Corte d'assise a Caltanissetta. Due
consulenti tecnici su incarico della Procura di Caltanissetta
hanno passato al setaccio sette dvd forniti da emittenti
televisive, fotografi e polizia scientifica, che arrivarono sul
posto subito dopo l'esplosione. (AGI)
Cl1/Rap (Segue)
091747 APR 13
NNNN
MAFIA: PROCESSO BORSELLINO, IN AULA VIDEO DI CC CON BORSA GIUDICE (2)=
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - Nelle immagini, gia' note da
tempo, l'ufficiale indossa un paio di pantaloni scuri e una
casacca turchese. Arcangioli appare in 45 clip, in cui si vede
ancora il fuoco spirgionarsi dalla vettura blindata di
Borsellino, a conferma che furono girati immediatamente dopo
l'attentato. L'ufficiale era stato in passato indagato a
Caltanissetta in relazione alla scomparsa dell'agenda rossa di
Borsellino ed e' stato prosciolto con sentenza definitiva il 17
febbraio del 2009. Arcangioli ha sempre confermato di aver
prelevato la borsa ma ha escluso che dentro vi fosse alcuna
agenda.
Nell'udienza e' stato passato ai raggi X anche il palazzo
dei costruttori Graziano, situato a pochi metri dal luogo
dell'esplosione. Nei filmati acquisiti, si vede che l'edificio
dall'esterno e' rifinito. Alcune tapparelle sono sollevate ed
e' presente una vegetazione nel piano attico. Risulta anche la
presenza di una persona sul terrazzo. (AGI)
Cl1/Rap
091747 APR 13
NNNN
MAFIA: NIPOTE BORSELLINO, IN VIA D'AMELIO VIAVAI OPERAI TELEFONI =
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - "Davanti alla palazzina di via
d'Amelio 19, poco prima della strage, c'erano dei fusti di
latta contenenti materiale edili e spesso degli operai addetti
alle linee telefoniche". Lo ha affermato Cecilia Fiore, figlia
di Rita Borsellino e nipote del magistrato ucciso, che ha
deposto in Corte d'Assise a Caltanissetta nel processo
Borsellino quater. "I fusti -ha aggiunto- erano due e uscendo
dal cancello dello stabile erano collocati a sinistra,
all'altezza in cui venne piazzata l'autobomba". (AGI)
Cl1/Rap/Mzu (Segue)
091705 APR 13
NNNN
MAFIA: NIPOTE BORSELLINO, IN VIA D'AMELIO VIAVAI OPERAI TELEFONI (2)=
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - La teste ha riferito che nei
giorni precedenti all'attentato in ui morirono con il giudice
Paolo Borsellino cinque agenti della sua scorta, noto' anche un
furgoncino bianco che sosto' per qualche giorno in via
D'Amelio. Cecilia Fiore, che al momento della strage si trovava
in campagna con il resto della sua famiglia, ha specificato poi
che spesso si recava anche nell'abitazione di una vicina, la
signora Vitale, che svolgeva in casa il lavoro di estetista. Da
quel'appartamento c'era una perfetta visione della strada. "Poi
dai giornali -ha detto- ho appreso che il marito era rimasto
coinvolto in fatti di mafia".
Marta Fiore, altra figlia di Rita Borsellino, ha
sottolineato che, qualche giorno dopo la strage, l'abitazione
della famiglia Vitale, a differenza delle altre, era chiusa,
con le serrande abbassate. Si presume quindi che al momento
dell'esplosione, i Vitale non fossero in casa. "Una settimana
prima, in via D'Amelio -ha detto Maria Fiore- ho notato una
macchina parcheggiata con una persona che vi dormiva dentro.
Chiamammo lo zio Paolo per informarlo, nel caso in cui voleva
venirci a trovare. La tensione in quei giorni era abbastanza
alta. Mio zio ci veniva a trovare spesso, solitamente la
domenica mattina, quando usciva dalla messa. Quel 19 luglio,
-ha ricordato la testimoni- venne di pomeriggio perche' la
nonna stava poco bene e mio zio doveva venire con il
cardiologo. Dopo l'esplosione c'era solo tanto fumo e puzza di
bruciato. Ad un certo punto persi l'orientamento. L'ultima
volta che vidi lo zio fu il 18 luglio, a casa mia. Era venuto a
trovare la nonna". (AGI)
Cl1/Rap/Mzu
091705 APR 13
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(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - Le immagini girate subito dopo
la strage di via D'Amelio e in cui appare l'allora capitano dei
carabinieri Giovanni Arcangioli prendere la borsa del giudice
Paolo Borsellino e allontanarsi in direzione di via Autonomia
Siciliana sono stati esaminati oggi nell'udienza del processo
"Borsellino quater" in Corte d'assise a Caltanissetta. Due
consulenti tecnici su incarico della Procura di Caltanissetta
hanno passato al setaccio sette dvd forniti da emittenti
televisive, fotografi e polizia scientifica, che arrivarono sul
posto subito dopo l'esplosione. (AGI)
Cl1/Rap (Segue)
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MAFIA: PROCESSO BORSELLINO, IN AULA VIDEO DI CC CON BORSA GIUDICE (2)=
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - Nelle immagini, gia' note da
tempo, l'ufficiale indossa un paio di pantaloni scuri e una
casacca turchese. Arcangioli appare in 45 clip, in cui si vede
ancora il fuoco spirgionarsi dalla vettura blindata di
Borsellino, a conferma che furono girati immediatamente dopo
l'attentato. L'ufficiale era stato in passato indagato a
Caltanissetta in relazione alla scomparsa dell'agenda rossa di
Borsellino ed e' stato prosciolto con sentenza definitiva il 17
febbraio del 2009. Arcangioli ha sempre confermato di aver
prelevato la borsa ma ha escluso che dentro vi fosse alcuna
agenda.
Nell'udienza e' stato passato ai raggi X anche il palazzo
dei costruttori Graziano, situato a pochi metri dal luogo
dell'esplosione. Nei filmati acquisiti, si vede che l'edificio
dall'esterno e' rifinito. Alcune tapparelle sono sollevate ed
e' presente una vegetazione nel piano attico. Risulta anche la
presenza di una persona sul terrazzo. (AGI)
Cl1/Rap
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MAFIA: NIPOTE BORSELLINO, IN VIA D'AMELIO VIAVAI OPERAI TELEFONI =
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - "Davanti alla palazzina di via
d'Amelio 19, poco prima della strage, c'erano dei fusti di
latta contenenti materiale edili e spesso degli operai addetti
alle linee telefoniche". Lo ha affermato Cecilia Fiore, figlia
di Rita Borsellino e nipote del magistrato ucciso, che ha
deposto in Corte d'Assise a Caltanissetta nel processo
Borsellino quater. "I fusti -ha aggiunto- erano due e uscendo
dal cancello dello stabile erano collocati a sinistra,
all'altezza in cui venne piazzata l'autobomba". (AGI)
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MAFIA: NIPOTE BORSELLINO, IN VIA D'AMELIO VIAVAI OPERAI TELEFONI (2)=
(AGI) - Caltanissetta, 9 apr. - La teste ha riferito che nei
giorni precedenti all'attentato in ui morirono con il giudice
Paolo Borsellino cinque agenti della sua scorta, noto' anche un
furgoncino bianco che sosto' per qualche giorno in via
D'Amelio. Cecilia Fiore, che al momento della strage si trovava
in campagna con il resto della sua famiglia, ha specificato poi
che spesso si recava anche nell'abitazione di una vicina, la
signora Vitale, che svolgeva in casa il lavoro di estetista. Da
quel'appartamento c'era una perfetta visione della strada. "Poi
dai giornali -ha detto- ho appreso che il marito era rimasto
coinvolto in fatti di mafia".
Marta Fiore, altra figlia di Rita Borsellino, ha
sottolineato che, qualche giorno dopo la strage, l'abitazione
della famiglia Vitale, a differenza delle altre, era chiusa,
con le serrande abbassate. Si presume quindi che al momento
dell'esplosione, i Vitale non fossero in casa. "Una settimana
prima, in via D'Amelio -ha detto Maria Fiore- ho notato una
macchina parcheggiata con una persona che vi dormiva dentro.
Chiamammo lo zio Paolo per informarlo, nel caso in cui voleva
venirci a trovare. La tensione in quei giorni era abbastanza
alta. Mio zio ci veniva a trovare spesso, solitamente la
domenica mattina, quando usciva dalla messa. Quel 19 luglio,
-ha ricordato la testimoni- venne di pomeriggio perche' la
nonna stava poco bene e mio zio doveva venire con il
cardiologo. Dopo l'esplosione c'era solo tanto fumo e puzza di
bruciato. Ad un certo punto persi l'orientamento. L'ultima
volta che vidi lo zio fu il 18 luglio, a casa mia. Era venuto a
trovare la nonna". (AGI)
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