SALUTE: CALCOLI AL RENE, UNA "SPIA" PER INFARTO E ICTUS =
(AGI) - Roma, 2 apr. - La calcolosi viene considerata dalla
maggioranza come una condizione circoscritta, seppur dolorosa,
che si risolve con l'eliminazione del calcolo. Non e' cosi' per
gli esperti mondiali, i quali hanno sottolineato la
correlazione tra calcolosi e patologie cardiovascolari, in
occasione del convegno internazionale "Nephrolithiasis: a
systemic disorder" promosso a Roma dalla Fondazione
Internazionale Menarini. E poiche' la presenza di un calcolo
puo' essere la "spia" di un ictus o un infarto in futuro,
l'aumento dei casi di calcolosi ha attirato l'attenzione degli
esperti. (AGI)
Pgi (Segue)
021519 APR 13
SALUTE: CALCOLI AL RENE, UNA "SPIA" PER INFARTO E ICTUS (2)=
(AGI) - Roma, 2 apr. - "L'aumento della temperatura terrestre
e' uno dei fattori che favorisce l'aumento nella frequenza dei
calcoli" spiega Fredric Coe, dell'Universita' di Chicago, Stati
Uniti. "Il clima sempre piu' caldo provoca una maggiore
sudorazione e quindi determina una disidratazione. Il rene, in
una condizione di ridotta disponibilita' di acqua, concentra le
urine e cio' aumenta la possibilita' che i sali contenuti nelle
urine "precipitino" e d conseguenza formino i calcoli". Oltre
all'elevata temperatura, gioca un ruolo importante anche
l'esposizione ai raggi solari. "Piu' si sta esposti ai raggi
solari e piu' aumenta la vitamina D, con conseguente aumento di
assorbimento di calcio e quindi di maggior probabilita' di
calcolosi. Le stagioni calde sono quindi piu' a rischio, che
puo' essere compensato bevendo per ridurre la concentrazione
dei sali" avverte Giovanni Gambaro, Policlinico Universitario
Agostino Gemelli di Roma. Probabilmente quello che preoccupa
maggiormente gli esperti, per quanto riguarda l'aumentato
numero di calcoli, e' pero' la diffusione di abitudini
alimentari scorrette. "La calcolosi sta diventando una
patologia dei piu' giovani, a causa delle modificazioni nelle
abitudini alimentari. Vengono privilegiati alimenti
preconfezionati, che sono ricchi di sali, mentre si consumano
pochi vegetali, frutta e alimenti ricchi di fibre, a favore di
cibi iper-proteici, come hamburger e carni rosse. Tutto cio'
sta anticipando l'eta' di insorgenza della malattia e sta
portando anche le ragazze ad avere lo stesso rischio dei
coetanei maschi, mentre fino a pochi anni fa si registrava un
rapporto di 2:1 a danno del sesso maschile". (AGI)
Pgi
021519 APR 13
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento