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lunedì 28 aprile 2014

Ucciso da gommone Gdf, vedova lamenta ritardo risarcimento


Ucciso da gommone Gdf, vedova lamenta ritardo risarcimento
Diffida al ministero Interno e prefettura, l'incidente nel 2000
(ANSA) - LECCE, 28 APR - Una diffida al ministero
dell'Interno e alla prefettura di Lecce e' stata inoltrata dal
legale della vedova di un medico leccese, Silvio Cribari,
investito e ucciso l'8 giugno 2000 nelle acque di San Foca
mentre faceva una battuta di pesca in immersione da un natante
della guardia di finanza impegnato in un'operazione
anti-immigrazione, a causa del ritardo del risarcimento alla
parte civile.
Il procedimento penale a carico dei quattro finanzieri a
bordo del potente gommone investitore si e' concluso quattro anni
fa con la condanna a quattro mesi di reclusione di due dei
militari ritenuti colpevoli di omicidio colposo, e con la
decisione di liquidare separatamente i danni alla parte civile.
"Non e' questo lo Stato che vorrei - commenta Virginia Greco -
indifferente e supponente. Uno Stato che ci ha lasciato sole me,
e mia figlia. E’ inspiegabile e umiliante quello che sta
accadendo, la prefettura di Lecce ha piu' volte ripreso l’iter
della fase istruttoria per accertare, ai fini del risarcimento
da liquidare, che i militari a bordo del gommone fossero
realmente impegnati in un’operazione di polizia giudiziaria, ma
questo e' stato acclarato e confermato sia dalla stessa guardia
di finanza che dall’Avvocatura dello Stato" in tutti i gradi di
giudizio.
La procedura seguita dalla donna, assistita dall'avvocato
Adriano Tolomeo, per ottenere il risarcimento e' quella
'speciale' stabilita dal Dpr 388 per le vittime in azioni di
polizia. "Dovrebbe avvenire tutto entro al massimo 120 giorni -
conclude Virginia Greco - e invece qui e' tutto bloccato e quando
chiedo spiegazioni, finisco col ricevere risposte umilianti".
(ANSA).

YWP-DES
28-APR-14 21:19 NNNN

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