(ER) CARCERE. MANCANO AGENTI DONNA, CGIL: REPARTI NON SONO SICURI
SIT-IN A BOLOGNA PER CARENZA ORGANICO, FORLÌ-MODENA I PIÙ CRITICI
(DIRE) Bologna, 10 giu. - I reparti femminili dei penitenziari
emiliano-romagnoli sono sguarniti: mancano agenti donne e quelle
poche che ci sono, fanno servizio quasi 24 ore su 24, senza
garanzia di riposo, ferie o malattie. E ovviamente, la sicurezza
dentro al carcere e' a rischio. "Alcuni giorni fa una collega e'
stara aggredita", denuncia Luciano Ianigro, coordinatore
regionale della Fp-Cgil Polizia penitenziaria, che questa mattina
a Bologna, insieme a una delegazione del sindacato (presente
anche il coordinatore nazionale, Massimiliano Prestini), ha
incontrato il provveditore regionale dell'amministrazione
penitenziaria dell'Emilia-Romagna. Per l'occasione e' stato
organizzato anche un presidio di protesta sotto alla sede.
La Cgil denuncia in particolare la situazione di Forli' e
Modena, dove spesso "sette-otto colleghe fanno turni di 24 ore e
sono da sole in reparto al pomeriggio e alla notte- spiegano i
delegati Antonio Rocca e Massimiliano Ciccone- se hanno la febbre
a 39, restano in servizio lo stesso perche' non c'e' il cambio.
In pianta organica, il personale risulta adeguato ma in realta'
e' dimezzato per distacchi o maternita'". A Forli' sono presenti
18 agenti donna mentre a Modena 13, su una pianta organica di 25.
"Basterebbero cinque unita' in piu' di personale per dare un po'
di respiro alle colleghe e coprire almeno un turno", affermano
Rocca e Ciccone. A Forli', in particolare, l'attuale numero di
agenti donna "non basta per aprire il reparto nel nuovo
penitenziario che si sta realizzando", sostiene Rocca. (SEGUE)
(San/ Dire)
12:08 10-06-14
(ER) CARCERE. MANCANO AGENTI DONNA, CGIL: REPARTI NON SONO SICURI -2-
(DIRE) Bologna, 10 giu. - Insomma, per la Cgil non si tratta di
sacrifici da parte degli agenti penitenziari ma di vere e proprie
"condizioni disumane di lavoro. Anche le stesse detenute chiedono
piu' agenti donna- afferma Ianigro- il rischio invece e' che si
mandino in reparto agenti uomini, che e' vietato". Dal canto suo,
il provveditore regionale alle carceri "ha preso atto delle
problematiche e si e' impegnato a segnalare tutto al Dipartimento
penitenziario perche' colmi le carenze d'organico- riferisce
ancora Ianigro- in vista delle assegnazioni a fine mese delle
nuove agenti che finiscono i corsi di formazione".
Insomma, ricalca Prestini, il provveditore regionale "ha dato
disponibilita' a sostenere la nostra battaglia. Oltre al
sovraffollamento delle carceri, l'altro grande problema e' la
carenza di organico". A livello nazionale, spiega il coordinatore
regionale Cgil, alla Polizia penitenziaria mancano almeno "8.000
agenti e la situazione continuera' a peggiorare, perche' abbiamo
mille pensionamenti all'anno, a cui vanno aggiunti i distacchi, a
fronte di 500 assunzioni". Dunque, sostiene la Cgil, "serve un
piano nazionale di assunzione, con lo sblocco del turnover, e
bisogna togliere il personale dagli uffici per destinarlo in
servizio ai penitenziari".
(San/ Dire)
12:08 10-06-14
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